Il turismo che non appare III edizione
Secondo le statistiche Istat sul "Movimento turistico negli esercizi ricettivi", la Puglia, nel lungo periodo 2000-2016 ha trainato il turismo italiano con uno sviluppo turistico che non ha riscontro in alcuna delle altre regioni italiane a eccezione del Piemonte a seguito delle Olimpiadi invernali di inizio 2006.
Nell'anno duemila il movimento turistico della regione valeva il 2,6% di tutto quello nazionale in termini di presenze ed il 2,3% in termini di arrivi, mentre nel 2016 vale il 3,6% delle presenze ed il 3,2% degli arrivi.
Nel sedicennio gli arrivi dei clienti-turisti sono più che raddoppiati (+103,4) passando da 1,834 milioni a 3,731 milioni, mentre le presenze aumentano del 66,8% passando da 8,653 milioni a 14,436. Con questo numero di presenze la Puglia diviene, nel 2016, la seconda regione turistica del Mezzogiorno dopo la Campania che da anni è ferma intorno ai venti milioni di presenze e che nel 2016 ne ha raccolte 19,873 milioni.
In base ai dati rilevati nel 2015 il moltiplicatore turistico per l'intera Puglia è stato di 5,26 e nel 2016 di 5,16. Ciò significa che per passare dalle presenze censite dall'Istat a quelle stimate, considerando anche il movimento dei parenti e amici e delle abitazioni in proprietà e in affitto, nonché il sommerso turistico, si stima che le prime, nell'anno 2016, debbano essere moltiplicate per 5,16; in altre parole per ogni presenza Istat ve ne sono altre 4,6 che non sono rilevate e non appaiono, a fronte di un moltiplicatore nazionale che è di circa 2,9.
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