Riapre il Castromediano di Lecce tra storia e arte contemporanea

Il turismo culturale è un settore sempre più in crescita negli ultimi anni in Italia e i beni culturali hanno un ruolo importante per l'incoming con un trend in continuo rialzo. Più specificatamente la Puglia nel 2018 ha assistito ad un aumento di visitatori del +12,78% rispetto al 2017.
Con il supporto di questi dati, la Regione Puglia, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, per favorire il rilancio turistico-culturale, ha finanziato il recupero dell'antica struttura museale leccese del Castromediano e di altri poli biblio-museali di Foggia e Brindisi.
Come ha dichiarato l'assessore al turismo Loredana Capone, si è trattato di un «restauro in funzione del progetto di fruizione restituendo non semplicemente un museo, ma un pezzo di storia e un luogo dove viverla, consumarla, abitarla, con tecnologie innovative e immersive, più smart e più accessibile».
C'è stato, dunque, un rinnovo del concept espositivo del museo in cui si è preservata la sua anima antica (il museo risale alla fine dell'800 e continuerà ad ospitare collezioni archeologiche importanti), ma al contempo si è voluto dare importanza anche al contemporaneo, ospitando l'istallazione di Pino Pascali Cinque bachi da setola e un bozzolo e 29 opere di design inedite, ispirate alla storia del Mediterraneo e dello storico museo leccese, di artisti che operano da almeno dieci anni in Puglia.
Un ponte che congiunge arte antica e contemporanea, museologia classica e nuove concezioni di fruizione attiva e inclusiva.